Come diseredare parenti serpenti ?

imagesDiseredare qualcuno nel proprio testamento è un forte gesto simbolico che implica, per chi lo subisce, un certo discredito sociale.

Lo si può fare per punire un futuro erede a causa, per esempio, del suo cattivo comportamento nei propri confronti o verso altri parenti. Con la diseredazione, infatti, si impedisce per sempre a un futuro erede legittimo – tale, cioè, per legge – di acquistare il patrimonio del defunto.

La possibilità però di esercitare tale diritto è sottoposta a dei limiti.  

 

 

Le cause legali di indegnità

Vi sono casi in cui la legge esclude dalla successione l’erede perché lo ritiene indegno di essere tale. Sono circostanze molto gravi che consistono – nella commissione di particolari reati  contro la persona della cui successione si tratta, dei suoi parenti o del coniuge, – nella perdita definitiva della potestà sui figli, – nella fabbricazione di un testamento falso, – in raggiri e atti violenti finalizzati a indurre, cambiare, revocare o impedire il testamento altrui .

 In tutti questi casi l’erede perde i beni ereditari acquistati non appena il Tribunale accerta (con sentenza) la specifica causa di indegnità.    

 

La diseredazione nel testamento

Ma che fare quando un possibile erede si comporta ugualmente in maniera spregevole e tuttavia non ricorrono le cause legali di indegnità? In questo caso si può punire chi diventerebbe erede per legge, scrivendo in un testamento di volerlo escludere dalla propria successione.

In tal modo, costui non erediterà nulla e i beni del defunto andranno a tutti gli altri eredi. È questa la diseredazione in senso stretto.   Tuttavia alcuni eredi legittimi non possono essere diseredati. I genitori, i nonni, i figli, i nipoti (figli dei figli) e il coniuge godono di una speciale immunità poiché la legge garantisce loro in ogni caso una quota dell’eredità del defunto. Anche se venissero diseredati, infatti, essi potrebbero impugnare il testamento e ottenere, attraverso un giudizio in Tribunale, la restituzione di quanto loro dovuto.

Perciò gli unici eredi legittimi che possono essere diseredati senza timore di vedersi contestato il testamento sono i fratelli, tutti i loro discendenti e gli altri parenti che non ricadono nelle categorie sopracitate.   Differenze tra indegnità e diseredazione Mentre chi è diseredato nel testamento è escluso subito dalla successione del disponente, l’indegno invece viene tagliato fuori dall’acquisto di beni ereditari solo dopo che il Tribunale lo ha dichiarato tale, accertandone la relativa causa. Nel frattempo quindi egli potrà disporre liberamente dei beni acquistati dal defunto. La diseredazione pertanto, pur con i limiti sopra indicati, costituisce l’unico modo sicuro e immediato per escludere un erede dalla propria successione.   Come scrivere la diseredazione nel testamento La diseredazione può essere inserita nel testamento senza uso di particolari formule e senza indicarne le motivazioni. Si potrà scrivere ad esempio “Escludo dalla mia successione mio fratello Tizio” come anche solo “Diseredo mia sorella Caia”.   Scritta in questo modo la diseredazione è stata giudicata valida dalla Corte di Cassazione [3], anche se il testamento non contiene, al contempo, alcuna nomina di eredi o attribuzione di legati. Il testamento infatti può ben affiancare la legge nel regolare la successione e costituisce massima espressione della libertà dell’individuo, che quindi può ben decidere di non lasciare nulla a qualcuno dei suoi possibili eredi.

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