Acconti in eccesso: ecco i codici per compensare


L’Agenzia delle Entrate ha reso noto con la risoluzione in calce, i codici tributo per compensare gli acconti Irpef versati in eccesso, utili per coloro i quali hanno versato gli acconti di imposta, prima della riduzione del 17% operata dal Governo Monti, al fine di rendere disponibili per Natale, una maggiore liquidità.

RISOLUZIONE N. 117/E

OGGETTO: Istituzione dei codici tributo per l’utilizzo in compensazione, tramite modello F24, del credito d’imposta di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 novembre 2011.

Ridenominazione del codice tributo ‘‘4035’’

L’articolo 1, comma 1, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

del 21 novembre 2011 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 25 novembre 2011, n.

275) prevede che “Il versamento di 17 punti percentuali dell’acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche dovuto per il periodo d’imposta 2011 e’ differito,

nei limiti di quanto dovuto a saldo, alla data di versamento, per il medesimo

periodo di imposta, del saldo di cui al comma 1 dell’art. 17 del decreto del

Presidente della Repubblica 7 dicembre 2001, n. 435”.

Il comma 3 dell’articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei

Ministri del 21 novembre 2011 dispone che “Ai contribuenti che alla data di

pubblicazione del presente decreto hanno già’ provveduto al pagamento

dell’acconto senza avvalersi del differimento di cui al comma 1 compete un credito

d’imposta in misura corrispondente, da utilizzare in compensazione ai sensi

dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”.

Come già precisato con il comunicato stampa del 25 novembre del 2011, il

differimento del versamento si applica alla seconda o unica rata dell’acconto della

“cedolare secca” sugli affitti e dell’imposta sostitutiva dovuta da coloro che

applicano il cosiddetto regime dei “minimi”.

Per consentire ai soggetti interessati l’utilizzo in compensazione, tramite

modello F24, del credito d’imposta di cui al comma 3 dell’articolo 1 del decreto

del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 novembre 2011, si istituiscono i

seguenti codici tributo:

ƒ“1797” denominato “CONTRIBUENTI MINIMI – utilizzo in

compensazione del credito d’imposta di cui all’art. 1, c. 3, DPCM

21/11/2011”;

ƒ “1844” denominato “CEDOLARE SECCA – utilizzo in compensazione

del credito d’imposta di cui all’art. 1, c. 3, DPCM 21/11/2011.

Infine, si ridenomina il codice tributo “4035”, già istituito con risoluzione

n. 234/E del 15 dicembre 2009, come di seguito indicato: ƒ“4035” denominato “IRPEF – utilizzo in compensazione del credito

d’imposta di cui all’art. 1, c. 3, DPCM 21/11/2011

In sede di compilazione del modello F24, i suddetti codici sono esposti

nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna

“Importi a credito compensati”, con l’indicazione, quale “anno di riferimento”,

dell’anno d’imposta cui si riferisce il credito, espresso nella forma “AAAA”.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Irpef Ires e contrassegnata con , , . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.